Old School Racing di Alex Gramigni

Nel weekend del 19 e 20 maggio i primi corsi dell’anno. Tra gli iscritti, cinque fortunati potranno girare al Mugello con la Yamaha R1 2018 equipaggiata con nuovi pneumatici Pirelli Diablo Superbike SC3

La ‘Old School Racing’, powered by Pirelli & Yamaha, attraverso le numerose esperienze raccolte in oltre venticinque anni vissuti da Alex Gramigni nelle competizioni più importanti al mondo, punta ad insegnare come abbassare il proprio tempo sul giro e, più in generale, l’approccio migliore da avere tra i cordoli.

Due i corsi in programma – con un massimo di dieci persone a corso – : da un giorno o da due, caratterizzati entrambi da sessioni teoriche in aulaattraverso proiezioni foto e video, e quelle in pista con approfondimenti tecnici e pratici e confronti sull’asfalto a tu per tu con il “Gram”, campione del mondo della 125 nel 1992 e campione italiano Superbike nel 2004.

La “Old School Racing” di Alex Gramigni consentirà a cinque motociclisti per ciascun evento in programma nel 2018 di girare sul circuito del Mugello in sella alla Yamaha R1 2018 equipaggiata con nuovi pneumatici Pirelli Diablo Superbike SC3. I partecipanti saranno guidati da Alex Gramigni che, attraverso un brief iniziale e specifiche sessioni di formazione oltre che consigli durante tutta la giornata, potranno accrescere le proprie competenze di guida e migliorare le loro prestazioni in moto.

Appuntamenti:
19 e 20 maggio
20 e 21 maggio
21 e 22  luglio
7 e 8 settembre
19, 20 e 21 ottobre

Il parere di Motosprint  –  Stefano Saragoni ha dedicato un suo editoriale su Motosprint alla Old Racing School.

Ci sono piloti che rimangono tali per tutta la vita, nel senso che la loro passione per la pista (ma lo stesso discorso vale per chi pratica il fuoristrada) è tale e tanta da portarli in circuito per raggiungere il limite “del momento” e in officina per occuparsi personalmente della propria moto, intervenendo sulla ciclistica come erano soliti fare dopo un turno di prove, naturalmente con tempi dilatati ma con la stessa maniacale dedizione”, scrive Saragoni. “La cosa divertente di questa inesauribile passione (se preferite chiamatela pure “malattia”) che fa rimanere eterni ragazzi questi piloti di ieri, tutt’ora dediti alla guida in pista, è il piacere che provano nel trasmettere agli altri la loro esperienza, le loro conoscenze, i loro segreti. Quando erano in attività pensavano solo a fare il tempo, a vincere le gare, a come migliorarsi, a buttare giù quell’ultimo decimo. E se trovavano il modo di farlo, se lo tenevano per sé, così come buona parte delle emozioni, troppo intime per trasmetterle per intero. Oggi è diverso, emerge il lato ludico dell’andare in pista; il divertimento sta nel girare, nel divertirsi insieme, nel condividere, nel migliorarsi.

E’ con questa filosofia che sono nate le scuole di guida ed è questa la filosofia che ha portato Alessandro Gramigni, campione del mondo della 125 nel 1992 e a lungo in Superbike con la Yamaha (Casa della quale è stato collaudatore fino a ieri) a dare vita alla Old School Racing, dove la chiave sta proprio nella parola “old”, vecchio, che in questo caso sta per esperto e anche un po’ saggio (almeno sul fronte della guida in pista), dal quale apprendere il modo per migliorarsi nella guida. Tutto questo con corsi mirati a seconda del livello dell’allievo e l’ausilio della tecnologia moderna, con tanto di ripresa con telecamera di bordo, che permette di rivedersi in azione e correggere i propri errori, cosa che si traduce in un abbassamento dei tempi sul giro alle volte addirittura insperata, risultato che fa guardare ai soldi spesi per la scuola come ad un ottimo investimento. Perché l’obiettivo finale di chi va in pista, che lo dichiari oppure no, è una risposta cronometrica soddisfacente. E per essere tale, agli amatori può bastare che sia in linea con quella degli amici. Magari migliore”.

Editoriale e immagini pubblicate da inmoto.it

Editoriale inmoto.it
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